
Il lavoro del grafologo giudiziario o forense
In seguito al crescente tecnicismo dei processi diventa sempre più necessario ricorrere alla consulenza tecnica giudiziaria.
Nell’ambito dell’esame delle scritture, l’indagine forense che precede l’esame della grafia, riguarda l’intero documento.
Le analisi saranno in primis di tipo tecnologico per accertare la tecnologia utilizzata per redigere il documento poi cronologico per accertarne la effettiva datazione del documento in contestazione e fisica per rilevare eventuali assottigliamenti del supporto cartaceo a seguito di abrasioni e/o cancellature.
Gli strumenti del perito grafologo
A tal scopo saranno d’aiuto al perito grafologo alcune tecniche di illuminazione come ad esempio:
- l’ispezione a luce radente che fornisce l’opportunità di riscontrare eventuale presenza di solcature cieche , il sollevamento di fibre superficiali della carta , segni di logorìo etc.
- Gli illuminatori a luce ultravioletta , la cosiddetta lampada Wood, in grado di far apparire, agli occhi dell’esperto, macchie ( di natura chimica e non solo!) non visibili ad occhio nudo.
- La luce a infrarosso che per effetto della luminescenza permette di ispezionare le lunghezze d’onda tra 450 e 1100 nanometri, utilissima per rendere distinguibili i diversi inchiostri eventualmente presenti in una scrittura sospetta.
L’indagine sulle mano scritture prosegue avvalendosi di idonea strumentazione sulle scritture in verifica e delle comparative, elaborando, osservando e studiando le riproduzioni e gli ingrandimenti a scansione computerizzata del materiale a disposizione.
Il lavoro del consulente grafologo giudiziario pertanto è mirato a fornire al giurista, agli avvocati o a parti private, gli elementi tecnici scientifici prodromici alle conseguenti valutazioni e determinazioni giuridiche.
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